Da lunedì 15 Febbraio 2021 non è più obbligatorio collaudare nelle sedi della Motorizzazione Civile l’installazione dei ganci traino, la sostituzione dei serbatoi Gpl, il montaggio dei doppi comandi sui veicoli per le esercitazioni di guida e di alcuni adattamenti per i conducenti disabili (pomello al volante, centralina comandi servizi, inversione dei pedali acceleratore-freno, spostamento delle leve dei comandi, specchio retrovisore grandangolare interno e specchio retrovisore aggiuntivo esterno).

In vigore da lunedì 15 Febbraio 2021 – Lo specifico decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti è stato pubblicato sabato 6 febbraio 2021 sulla Gazzetta Ufficiale e, appunto, è in vigore da oggi. In pratica, nelle situazioni sopra indicate, pur essendo confermato l’aggiornamento della carta di circolazione, basterà una dichiarazione di esecuzione dei lavori a regola d’arte da parte di una delle officine accreditate dal ministero dei Trasporti, quindi senza la formale “visita e prova” alla Motorizzazione.

Tempi e costi. La domanda di aggiornamento della carta di circolazione dovrà essere presentata entro 30 giorni dal completamento dei lavori direttamente dall’intestatario del veicolo oppure da un’agenzia di pratiche auto. Nel primo caso bisognerà pagare 10,20 euro di tariffa motorizzazione e 16 euro di imposta di bollo. Nel secondo, ovviamente, bisognerà aggiungere la libera tariffa dell’agenzia incaricata dell’operazione. Alla domanda bisognerà allegare l’attestazione dei lavori dell’officina, la certificazione d’origine dei componenti installati e, ove previsto, un certificato di conformità.

La carta di circolazione va aggiornata. L’aggiornamento della carta di circolazione a seguito delle modifiche effettuate è eseguito dall’Ufficio Motorizzazione Civile competente del luogo ove sono stati eseguiti i lavori e si concretizza con l’emissione di un tagliando adesivo da applicare sulla carta di circolazione stessa; su quest’ultimo sono riportati i dati variati o integrati in seguito alle modifiche e il codice identificativo dell’officina che ha eseguito i lavori.

La fase transitoria. La Motorizzazione Civile ha previsto un regime transitorio per chi si trova a metà del guado. In pratica, la vecchia procedura resta valida sia per le domande già presentate e, quindi, per le visite e prove già prenotate, sia per le domande ancora da presentare relative a modifiche già effettuate alla data di entrata in vigore del decreto, cioè domenica 14 febbraio. Di contro, fa sapere la direzione generale della Motorizzazione, “in considerazione della possibile volontà da parte degli interessati di avvalersi delle semplificazioni introdotte, le domande già presentate potranno essere definite con la nuova procedura a condizione che la domanda venga opportunamente integrata e resa conforme alle prescrizioni del decreto, con particolare riferimento all’accreditamento dell’officina e alle relative dichiarazioni”.

Un webinar ad hoc dell’Egaf. Su questa importante novità lo scorso 16 febbraio la Egaf ha tenuto una webinair con l’ingegner Emanuele Biagetti, funzionario della Motorizzazione civile che ha fatto chiarezza sui punti ritenuti da chiarire.

Sostituzione serbatoi GPL: con il Decreto Semplificazioni del Ministero dei Trasporti ci sono importanti novità per le officine. Ecco il punto della situazione con Assogasliquidi.

Dal 15 febbraio di quest’anno le officine, senza dover passare per le Motorizzazioni Civili, possono gestire anche le pratiche amministrative di verifica e prova sulla sostituzione decennale dei serbatoi GPL.
A dare la notizia è Assogasliquidi, l’Associazione di Federchimica, che tramite un comunicato stampa ufficiale fa sapere che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (decreto dell’8 gennaio 2021, GU n. 37 del 13 febbraio 2021).

La novità più interessante, che va a snellire e semplificare le procedure, dunque, coinvolge direttamente le officine. Vediamo come.

Ecco il Decreto

In dettaglio, il Decreto stabilisce all’art. 2 che le autofficine abilitate “sono accreditate presso l’Ufficio motorizzazione civile territorialmente competente”, mentre all’art. 4 si stabilisce che “gli uffici motorizzazione civile effettuano la vigilanza sulle officine e sugli studi di consulenza automobilistica ai fini della corretta applicazione delle disposizioni di cui al presente decreto” e “La vigilanza sulle officine è effettuata mediante controlli a campione sui veicoli oggetto delle modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali (…). In caso di accertata violazione, l’Ufficio motorizzazione civile provvede a ritirare il codice identificativo assegnato all’autofficina”.

Il Decreto, spiega Assogasliquidi, dispone anche che, entro trenta giorni dalla data di realizzazione delle modifiche, l’intestatario del veicolo deve richiedere all’Ufficio della Motorizzazione Civile competente per territorio, direttamente o tramite uno studio di consulenza automobilistica, l’aggiornamento della carta di circolazione. L’Ufficio motorizzazione civile provvede all’emissione di un tagliando adesivo, da applicare sulla carta di circolazione del veicolo, che riporta i dati variati o integrati a seguito delle modifiche apportate.

Il commento di Andrea Arzà, presidente Assogasliquidi/Federchimica

“Il Decreto ministeriale pubblicato lunedì 15 febbraio è un’ottima notizia per il nostro settore e per i tanti automobilisti italiani che hanno scelto il GPL. Vogliamo sottolineare il proficuo lavoro svolto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha consentito di giungere ad una effettiva e reale semplificazione amministrativa. Il nuovo decreto, infatti, andrà a decongestionare l’attività delle Motorizzazioni Civili, risolvendo le attese per le verifiche sulla sostituzione dei serbatoi GPL e, di conseguenza, impatterà positivamente anche su tutte le altre attività delle Motorizzazioni. La norma semplifica nella direzione dai noi auspicata: al pari di quanto avviene per le revisioni delle auto, il Ministero lascia che a svolgere il lavoro e le pratiche sia il privato regolarmente accreditato, mantenendo ed esercitando però una fondamentale attività di ispezione e controllo. Per le imprese del settore si tratta di un’ottima notizia perché le difficoltà delle Motorizzazioni Civili, rischiavano di incidere sulle scelte degli automobilisti, con conseguenze anche per l’ambiente delle nostre città. Proprio in questo periodo viviamo i disagi dei continui blocchi del traffico a causa dell’inquinamento: le auto alimentate a GPL sono tra le poche a poter circolare anche durante le domeniche ecologiche e chi si muove con l’auto conosce bene i vantaggi dell’alimentazione a gas ma, con le difficoltà che si erano create presso le Motorizzazioni civili, il vantaggio stava diventando uno svantaggio.
Su questo fronte stiamo lavorando su proposte concrete e misurabili per far comprendere ai decisori pubblici, anche a livello nazionale, l’importanza di incentivare la trasformazione a GPL o Metano del parco auto circolante più vecchio. Si tratta di un’iniziativa di misure di promozione da portare avanti insieme a quelli previsti per l’acquisto di veicoli Euro 6, rivolta ai tanti italiani che in questo momento non possono permettersi di acquistare nuove auto. La nostra proposta è assolutamente coerente con la logica di utilizzo delle risorse del Recovery Fund, perché garantirebbe una serie di benefici all’ambiente (già quantificati) e rappresenterebbe un forte stimolo agli investimenti privati”.